Come tutti ci siamo accorti le bollette arrivate nel 2022 hanno subito notevoli aumenti ma cosa dobbiamo sapere per decidere come muoversi e cosa è più conveniente
Per iniziare come da statistiche fatte pare che oltre il 20% degli utilizzatori detti domestici non sa che è possibile cambiare, sostituire il fornitore di energia elettrica e di gas con uno più conveniente; il 19,4% pensa in maniera sbagliata che cambiare il fornitore necessità sostituire anche il contatore assolutamente errato, mentre oltre il 30,% teme che durante il passaggio si possano verificarsi delle interruzioni nella fornitura.
Non è vero.
Fatta questa premessa, le possibilità che offre attualmente il mercato sono due: il contratto in mercato tutelato o in libero mercato.
Regime di tutela o mercato tutelato
Dopo l’ultimo emendamento al decreto Recovery, la scadenza del mercato tutelato è ora fissata al 1 gennaio 2024.
Fino ad allora, si permetterà ai consumatori di rimanere ancora nel mercato tutelato dell’energia, in ogni caso tutti hanno la possibilità di passaggio al mercato libero in qualsiasi momento
Nel mercato tutelato , l’utente paga in tutto il paese lo stesso prezzo che definisce Arera (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) questo prezzo può variare ogni 3 mesi in base all’andamento dei mercati finanziari
Chi acquista è una società pubblica che si chiama Acquirente unico e che la rivende agli operatori che la distribuiranno con un margine di guadagno minimo.
Libero mercato
In questo caso a differenza del mercato tutelato il prezzo è fissato dall’azienda che compra
Ogni rivenditore fa il suo prezzo, che può essere «variabile» o «fisso». Il prezzo del contratto «variabile» può prevedere la variazione del costo dell’energia automatica e periodica, o a scadenze prefissate, e in base ai prezzi del mercato ( PUN ). Se il contratto invece è a prezzo «fisso», , paghi quello che è stato stabilito indipendentemente da come vanno i mercati. Infatti chi ha stipulato questo tipo di contratto prima dei rincari, non ha subito variazioni di prezzo.


I vantaggi del passaggio al mercato libero dell’energia
Chiarite le differenze tra i due tipi di mercato dell’energia, possiamo comprendere i vantaggi del passaggio al mercato libero
L’eliminazione del Servizio di Maggior Tutela si inserisce all’interno del processo di liberalizzazione del mercato avviato dal decreto Bersani nel 1999, l’obiettivo è quello di creare un sano regime di concorrenza capace di garantire prezzi sempre più bassi ai clienti.
Tuttavia, i vantaggi non riguardano solo l’abbassamento dei prezzi. Infatti esistono numerosi altri aspetti positivi:
- Il passaggio è gratuito e non sono necessari interventi sui contatori già presenti
- Le tariffe dei fornitori del mercato libero, possono comprendere sconti , servizi aggiuntivi, e altro non previsti dal mercato tutelato
- Scegliendo il fornitore giusto sarà possibile attivare anche offerte basate su fonti di energia rinnovabili, riducendo il nostro impatto ambientale
- Sarà possibile affidarsi ad un unico fornitore sia per la luce che per il gas
- La possibilità di scegliere il fornitore più vicino alle nostre esigenze
Dove trovare l’offerta giusta
Per individuare l’offerta più vantaggiosa dobbiamo sapere prima di tutto il tipo di contratto che abbiamo di solito è scritto sulla bolletta, e quanto paghiamo a kWh
Prendere la voce spesa per l’energia o materia prima e dividerla per iKw consumati nel periodo di riferimento
.Le altre voci che riguardano i costi di trasporto, oneri di sistema, Iva ecc, non vanno considerate perché sono uguali per tutti, sia in regime di tutela che a libero mercato e regolamentati da Arera.
il costo della materia prima incide sull’80% della bolletta elettrica, e per il 70% di quella del gas.
Fatta questa premessa,
le possibilità che offre attualmente il mercato sono due: il contratto in mercato tutelato o in libero mercato.
Regime di tutela o mercato tutelato
Dopo l’ultimo emendamento al decreto Recovery, la scadenza del mercato tutelato è ora fissata al 1 gennaio 2024.
Fino ad allora, si permetterà ai consumatori di rimanere ancora nel mercato tutelato dell’energia, in ogni caso tutti hanno la possibilità di passaggio al mercato libero in qualsiasi momento
Nel mercato tutelato , l’utente paga in tutto il paese lo stesso prezzo che definisce Arera (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) questo prezzo può variare ogni 3 mesi in base all’andamento dei mercati finanziari
Chi acquista è una società pubblica che si chiama Acquirente unico e che la rivende agli operatori che la distribuiranno con un margine di guadagno minimo.
Libero mercato
In questo caso a differenza del mercato tutelato il prezzo è fissato dall’azienda che compra
Ogni rivenditore fa il suo prezzo, che può essere «variabile» o «fisso». Il prezzo del contratto «variabile» può prevedere la variazione del costo dell’energia automatica e periodica, o a scadenze prefissate, e in base ai prezzi del mercato ( PUN ). Se il contratto invece è a prezzo «fisso», , paghi quello che è stato stabilito indipendentemente da come vanno i mercati. Infatti chi ha stipulato questo tipo di contratto prima dei rincari, non ha subito variazioni di prezzo.

Attenzione alle offerte ingannevoli
Attenzione: bisogna leggere molto bene che cosa dicono le condizioni di contratto ( CTE)
Alcune sorprese si celano nelle sotto clausole:
Ad esempio dopo un anno può esserci il cambio della tariffa da fissa a variabile , se si supera il consumo previsto dal pacchetto «tutto compreso» la il costo potrebbe essere severo